Vieni con noi, oggi ti portiamo a Fiumalbo: piccolo borgo in Appennino modenese ricco di storia, cultura e opere d’arte
Ciao Viaggiatore, bentornato o benvenuto sul nostro blog!
Se ancora non ci conosci, noi siamo Bel & Fol, amiamo talmente tanto la montagna e la natura che abbiamo cambiato vita e ci siamo trasferiti in Appennino modenese.
Amiamo la natura, far trekking e viaggiare con lo zaino in spalla, così abbiamo deciso di condividere le nostre avventure sui social per informare della meraviglia che ci circonda e d’ispirare chi cerca qualche consiglio.
Proprio per quest’ultima ragione oggi ti portiamo in uno dei più bei borghi di tutta Italia: Fiumalbo!
Infatti in questo articolo troverai:
- la storia di Fiumalbo
- dove si trova, come arrivare e dove parcheggiare a Fiumalbo?
- cosa vedere a Fiumalbo?
- conclusioni con un piccola considerazione personale
Ok Viaggiatore sei pronto per venire nella nostra gita fuori porta di oggi? Vamosss!!!
La storia di Fiumalbo
Il termine Fiumalbo, o Fiumelb in dialetto frignagnese, deriva dal latino e tradotto vuol dire fiume bianco o, con poche probabilità, può anche indicare fiume di montagna.
Questo territorio inizia a popolarsi intorno al II Secolo a.C., ma nonostante ciò, Fiumalbo, appare per la prima volta negli atti storici solo nel 1038 e cioè quando Bonifacio di Canossa (padre di Matilde di Canossa) cede la Rocca di Fiumalbo al Vescovo di Modena Viterbo.
Con il passare degli anni i fiumalbini iniziarono ad identificarsi con l’animo modenese finchè nel 1197 giurarono fedeltà al Comune di Modena.
Nel 1936 una parte del Comune di Fiumalbo e altrettanta del Comune di Cutigliano si unirono per formare il Comune dell’Abetone.
Dove si trova? Come arrivare? Dove parcheggiare a Fiumalbo?
Fiumalbo è un piccolo borgo di poco più di 1100 anime incastonato tra il Monte Cimone, il Libro Aperto, il Monte Lagoni, dista circa 80 km da Modena e altrettanti dalla Toscana.
Per arrivare, se si viene da Modena, si percorre la SS12 e si giungea destinazione in circa 1,30 ore.
Da Bologna, invece, si prende l’A14 in direzione Modena e poi ci si ricollega alla SS12, mentre da Firenze è necessario prendere l’A11 e poi la SS66.
Per quanto riguarda il parcheggio, noi ti consigliamo di parcheggiare qui: è comodo al centro del paese ed è proprio accanto allo Scoltenna.
Cosa vedere a Fiumalbo?
Fiumalbo, come già detto sopra, è un piccolo borgo ricco di storia e arte, infatti veniamo accolti nel centro storico dall’Oratorio di San Rocco costruito nel 1400 con pietra arenaria proprio all’ingresso del paese per tenere alla larga le epidemie dal centro abitato.
All’interno ci sono rinfreschi del 1535 fatti da Saccaccino Saccaccini di Carpi, noto solo per questo ciclo pittorico.
Proseguendo verso il cuore del paese arriviamo alla Piazza Umberto I, la piazza principale del piccolo borgo, su cui si affaccia anche la Chiesa Parrocchiale di S.Bartolomeo costruita nel 1220.
All’interno di questa chiesta dallo stile romanico sono conservate importanti opere di Camillo Gavasseti raffiguranti la Madonna col bambino, San Giovanni e altri santi.
Inoltre è presente anche una tela Adeodato Malatesta che raffigura il martirio di San Bartolomeo.
Assolutamente da vedere è la famosa Rocca di Fiumalbo, noi sfortunatamente non siamo riusciti a visitarla perchè era chiusa, ma ti possiamo dire alcune cose a riguardo.
L’attuale Rocca sorge su uno sperone roccioso con lo scopo di proteggere e difendere il borgo sottostante.
La struttura venne costruita nel XII secolo ed era composta da 3 torri, ad oggi ne è rimasta solo una sulla quale fu costruita nel ‘800 l’attuale rocca.
Infine ti consigliamo di perderti nelle vie del paese e ammirare i mille colori che lo contraddistinguono da tutti gli altri borghi.
Conclusioni
Eccoci che siamo arrivati anche oggi alla fine di questa gita in Appennino modenese!
Se possiamo darti un suggerimento: quando visiterai Fiumalbo visita anche Riolunato e Pievepelago, sono molto vicini e meritano di essere visti: anche loro sono piccoli borghi medievali ricchi di fascino.
A proposito di fascino: possiamo garantirti che ammirare i rinfreschi dell’Oratorio di San Rocco ci ha colpito proprio nel cuore.
Ci siamo immedesimati nel pittore e nelle immense fatiche che ha fatto per dipingere tutta l’intera stanza senza lasciare un centimetro vuoto.
Noi oggi vediamo solo il risultato finale, ma ci immaginiamo Saccacino quando è entrato lì dentro per la prima volta, con i muri grigi, e mille idee per la testa.
Proviamo la sua stessa adrenalina e voglia di iniziare, sentiamo anche il suo sconforto vedendo che più dipingiamo più il lavoro ci sembra eterno.
Se lui allora avesse abbandonato il progetto, oggi non avremmo tutti questi meravigliosi affreschi.
Da questo apprendiamo quanto sia importante non mollare mai, anche quando non vediamo la luce infondo al tunnel, perchè poi quando la luce arriverà sarà meravigliosa!
Se vuoi vedere la nostra gita in Appennino modenese alla scoperta di Fiumalbo, Cutigliano e al Ponte delle Ferriere ti lasciamo di seguito il nostro video su Youtube.
Ok Viaggiatore FVR, siamo arrivati davvero alla fine di questa avventura e ti ringraziamo per il tempo prezioso che ci hai dedicato.
Seguici su Instagram per conoscerci meglio ed entrare in contatto con il resto della community FVR e iscriviti alla newsletter FVR per rimanere aggiornato sulle nostre pubblicazioni.
TI MANDIAMO UN GROSSO ABBRACCIO VIRTUALE
Buona mattinata, Buon pomeriggio, Buona serata… BUON TUTTO 🙂