Se ancora non conosci la Riserva delle Salse di Nirano e i suoi vulcani di fango, allora dovresti proprio leggere questo articolo per scoprire tutto.
Ciao Viaggiatore, oggi ti portiamo in una meta insolita sulle prime colline modenesi: le Salse di Nirano.
Prima di iniziare, lasciaci presentare se ancora non ci conosci: noi siamo Bel & Fol!
Amiamo la natura, siamo appassionati di trekking e abbiamo deciso di rallentare il ritmo delle nostre giornate cambiando vita e trasferendoci in Appennino modenese.
Lavoriamo al Rifugio i Taburri, ma nel tempo libero ci piace scoprire l’Appennino, viaggiare zaino in spalla e raccontare le nostre avventure sui nostri social!
In questo articolo troverai:
- tutto sui vulcani di fango emiliani
- la Riserva Naturale delle Salse di Nirano: cenni storici, come arrivare, cosa fare e cosa vedere
- dove mangiare nelle vicinanze
- conclusioni
Presta molta attenzione alle prossime righe, stiamo per svelarti una cosa che ti farà saltare sulla sedia… Vamosssss!!!
I Vulcani di Fango
Lo sai che in Emilia Romagna ci sono i vulcani?
No, non siamo impazziti, in Emilia Romagna esistono davvero dei Vulcani di Fango.
In parole semplici sono dei coni di argilla al cui interno c’è del fango liquido che fuoriesce.
Questi vulcani delle Salse di Nirano sono tra i più importanti di tutta Italia e tra i maggiori d’Europa.
Come si sono formati?
Per rispondere a questa domanda facciamo un salto nel passato di alcuni milioni di anni :
più precisamente ci troviamo alla fine del Pliocene, ovvero la seconda epoca del Neogene, dove troviamo la Pianura Padana come terra emersa e non più il fondale del Mar Padano.
Nonostante ciò, rimangono delle tracce di acqua marina sottoterra e le Salse di Nirano ne sono il perfetto esempio!
Infatti questo fenomeno si verifica proprio perché nel sottosuolo si trova ancora dell’acqua salata!
Ma aspetta, non è finita qui!
Come funzionano?
L’acqua salata in presenza di idrocarburi, ovvero composti chimici organici come il metano in forma gassosa e il petrolio in forma liquida, creano questo fango freddo che sobbolle e risale verso l’esterno formando quei coni che possiamo vedere anche noi.
Anche se questi vulcani di fango non originano dal magma, vengono definiti fenomeni “pseudovulcanici” proprio per l’aspetto esteriore e per la fuoriuscita di questo fango freddo, detto anche salsa.
Il liquido dei vulcani emiliani viene definito salsa per via dell’alta percentuale di sale che contiene e da qui deriva il nome della Riserva.
L’attività dei vulcani emiliani mostra brevi periodi eruttivi violenti, alternati a lunghi periodi di parziale inattività con semplici eruzioni fluide e modeste.
La Riserva delle Salse di Nirano: tutto quello che devi sapere
Ora che sappiamo di averti incuriosito con questi vulcani di fango emiliani e abbiamo la tua attenzione, ti vogliamo dare qualche informazione in più sulla riserva naturale che li ospita.
Così, quando deciderai di andarci, non sarai impreparato e potrai goderti al meglio la tua visita.
Come arrivare alle Salse di Nirano?
Per arrivare imposta Riserva Naturale delle Salse di Nirano, nel navigatore, o comunque dirigiti verso il comune di Fiorano Modenese a pochi chilometri da Maranello.
Infatti per arrivarci dovrai attraversare il fulcro della Motor valley dell’Emilia Romagna dove ha sede la Ferrari.
Dove parcheggiare?
In macchina si arriva fin proprio al parcheggio delle Salse di Nirano, conosciuto anche come Parcheggio del Pioppo per via di un grande tronco di pioppo posto al centro del parcheggio.
Questo parcheggio nel cuore della riserva è gratuito, non è custodito e dispone di due posti auto per i disabili.
Già dal parcheggio è possibile incamminarsi per i diversi sentieri.
Cosa fare alle Salse di Nirano?
Oltre che rilassarsi in mezzo alla natura, staccare la spina e godersi la bella giornata, la Riserva delle Salse di Nirano è famosa anche per i numerosi sentieri al suo interno percorribili a piedi adatti a tutti, disabili e ipovedenti compresi, in MTB e qualcuno addirittura a cavallo.
I sentieri dentro alle Salse di Nirano sono ben 13 e ti permettono di esplorare la Riserva in lungo e in largo.
Di seguito puoi trovare la descrizione di ogni sentiero, la foto è estratta proprio dal volantino ufficiale della riserva, oppure clicca qui per scoprirli meglio.
Dentro alla riserva trovi comunque molte mappe che ti aiuteranno ad orientarti e all’inizio di ogni percorso troverai il cartello sul sentiero che stai per intraprendere con indicate la tempistica, la lunghezza e il dislivello che lo caratterizza.
Cosa vedere alle Salse di Nirano?
Come prima cosa, ascolta da vicino i vulcani di fango sfruttando la passerella di legno del Sentiero n.1.
Quando esplorerai i vulcani, presta attenzione anche alla Pucinellia Fasciculata, graminacea tipica dei territori salini e del litorale marittimo.
Quella delle Salse di Nirano è la più estesa tra tutte le popolazioni note oggi dell’entroterra a livello nazionale.
Ti consigliamo di far visita anche ai due laghetti che trovi lungo il Sentiero dei Tritoni n.7.
Ovvero due bacini artificiali costruiti più di trent’anni fa per facilitare l’irrigazione estiva nei campi limitrofi.
Ormai non vengono più utilizzati e stanno andando incontro al naturale processo di arricchimento della flora e della fauna.
Per questo, visitandoli potrai vedere tritoni, raganelle, pesci e tartarughe d’acqua che si godono il sole e la tranquillità della collina.
Nella Riserva naturale si trovano anche due strutture realizzate per formare, informare e sensibilizzare i visitatori verso l’ambiente emiliano e le sue tradizioni:
- Ca’ Tassi è il primo centro visite energeticamente autonomo ed ecosostenibile in tutta la regione grazie alla produzione di energia pulita ad opera di due impianti fotovoltaici
- Ca’ Rossa è un casale ottocentesco che attraverso un percorso sensoriale e multimediale ti porta alla scoperta di cultura e tradizioni locali.
Dove mangiare alle Salse di Nirano?
Dopo aver esplorato le Salse di Nirano è giunto il momento di un bel pranzetto, ma dove mangiare?
Dentro alla riserva sono presenti molte panchine, tavoli di legno, fontane con acqua potabile e pattumi a disposizioni dei visitatori, quindi ci sono tutte le carte in regola per consumare un bel pranzo al sacco portato da casa e mangiare godendo di una meravigliosa vista sulla pianura.
Altrimenti se preferisci sederti comodamente al tavolo di un ristorante, sappi che nella Riserva ci sono diversi ristori per soddisfare tutti i gusti: se sei goloso di carne la Griglieria 2.0 fa al caso tuo, oppure se cerchi del cibo tradizionale la Trattoria da Guido è l’ideale per soddisfare il tuo palato.
Specifichiamo: noi ci siamo sempre portati il pranzo al sacco per consumarlo avvolti dalla natura, quindi non abbiamo mai provato questi ristoranti.
Se, invece, vuoi mangiare del buon cibo montanaro in Appennino, ti consigliamo di leggere la nostra rubrica in merito.
Conclusioni
Ok Viaggiatore FVR, siamo arrivati alla fine di questo articolo e siamo contenti di averti fatto conoscere questo posto.
Se vuoi vedere con i tuoi occhi la Riserva delle Salse di Nirano ecco il nostro video:
Tutte le volte che veniamo qua, per noi, è una boccata di ossigeno perchè possiamo rilassarci camminando tra la natura, nel silenzio della collina e ci riempiamo gli occhi con panorami che cambiano un giorno per l’altro!
Camminare affianco ai vulcani di fango con la consapevolezza di essere accanto a fenomeni naturali unici nel loro genere, ci fa sentire fortunati.
Fortunati di essere li, ma sopratutto ci sentiamo fortunati per essere consapevoli della rarità dell’evento che stiamo osservando e non è roba da poco!
Quante volte capitano eventi, persone o attimi importanti per la nostra vita, ma in quel momento non ne siamo consapevoli perché magari distratti da altro?
Pensiamo che la consapevolezza sia una delle cose più importanti per essere grati della nostra esistenza e questa Riserva ce lo fa capire pienamente.
Ok Viaggiatore FVR, ti ringraziamo per il tempo prezioso che ci hai dedicato.
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