Scopri le cascate del Dardagna attraverso un facile trekking nel bosco, adatto a tutti tra faggi e acqua che scorre
Ciao Viaggiatore FVR, oggi ti portiamo nelle 7 cascate più famose del Parco Regionale del Corno alle Scale: le cascate del Dardagna.
Prima d’addentrarci in questa escursione, se ancora non ci conosci, lascia che ci presentiamo: noi siamo Bel & Fol, siamo amanti della natura e della montagna al punto di cambiare vita e trasferirci in Appennino.
In questo blog e sui nostri social condividiamo le nostre avventure giorno per giorno con la finalità d’informare sui meravigliosi posti che vediamo e ispirare qualcuno alla ricerca di suggerimenti!
Fatte le presentazioni è ora d’iniziare, in questo articolo troverai:
- Le cascate del Dardagna: info generali
- Le cascate del Dardagna: come arrivare e dove parcheggiare
- Le cascate del Dardagna: il Santuario della Madonna dell’Acero
- Le cascate del Dardagna: i dettagli del trekking e la TRACCIA GPX
- Le cascate del Dardagna: dove mangiare nelle vicinanze
- Conclusioni
Continua a leggere per scoprire le 7 meraviglie del Parco Regionale del Corno alle Scale… Vamossss!!
Le cascate del Dardagna: info generali
Il Dardagna è il torrente più famoso di tutto l’Appennino bolognese: la sua sorgente è tra il Corno alle Scale e il Monte Spigolino.
Da piccolo corso d’acqua, man mano che scende, il Dardagna s’ingrandisce e poco sotto il Rifugio Cavone forma le 7 cascate che andremo a vedere oggi.
Infatti, proprio grazie a questi 7 balzi che il Dardagna affronta, superando così un dislivello di circa 250 mt.
Poi scende giù fino a valle per sfociare prima nel Torrente Leo, dopo nel Panaro, quindi nel Po e in men che non si dica arriva nel Mar Adriatico.
Il percorso per visitare le Cascate del Dardagna è adatto a tutti, bambini e cani compresi, e permette di vedere dalla prima cascata alta 15 m all’ultima che raddoppia il suo salto e che a nostro parere è una delle più belle!
Il sentiero è interamente dentro al bosco e per superare con più facilità il dislivello, sono stati creati scalini e ringhiere, per questo consigliamo d’indossare scarpe da trekking e abbigliamento sportivo.
Cascate del Dardagna: come arrivare e dove parcheggiare
Le cascate del Dardagna distano circa 2,40 ore da Firenze e 2 ore da Bologna e Modena, ma da ovunque tu venga ti basterà impostare sul navigatore “cascate del Dardagna” e il gioco è fatto.
Noi venendo da Fanano (MO) abbiamo preso Via Porrettana e in circa 3 quarti d’ora siamo arrivati passando per Vidiciatico e Poggiolforato.
I parcheggi messi a disposizione per per gli escursionisti sono due, entrambi gratuiti ed incustoditi: il primo ampio accanto la strada qualche centinaio di metri prima dell’inizio del sentiero; mentre il secondo è vicino al Santuario della Madonna dell’Acero, più piccolo e a ridosso dell’inizio del sentiero.
Le cascate del Dardagna: il Santuario della Madonna dell’Acero
Il Santuario della Madonna dell’Acero è il luogo di culto più famoso di tutto l’Appennino bolognese.
La sua sacralità è strettamente connessa ad una leggenda, a due pastorelli e all’albero di acero: adesso te la raccontiamo meglio!
Era il 5 Agosto di molti secoli fa, quando due bambini, di cui uno sordomuto dalla nascita, stavano portando a pascolare il loro gregge e furono improvvisamente colpiti da una forte bufera di neve.
I due trovarono riparo sotto la folta chioma di un Acero e proprio qui, poco dopo, apparse loro la Madonna.
La Madonna donò l’udito e la parola al pastorello sordomuto in cambio volle essere venerata in quel preciso luogo, così fu costruita una prima cappella intorno all’acero e solo nel XVII e XVIII secolo furono aggiunte le altre parti e il campanile!
Il Santuario della Madonna dell’Acero si trova in corrispondenza del confine tra l’Emilia Romagna e la Toscana su un piano anticamente definito “di Zufardo”.
Non sappiamo se per la sacralità del luogo o per altro, ma ti possiamo assicurare che osservando le mura e tutto ciò che le circonda un senso di pace, tranquillità e benessere pian piano si farà strada nella tua anima fino a rilassarti completamente.
Ecco perchè, prima d’iniziare il trekking consigliamo di sedersi nel prato di fronte al santuario e contemplarlo per qualche minuto.
In estate il santuario è aperto tutti i giorni e si può entrare anche per visitare l’acero in cui era apparsa la Madonna; mentre in Inverno le porte della chiesa sono aperte soltanto per svolgere i normali riti religiosi, quindi alla Domenica!
Il trekking per visitare le Cascate del Dardagna parte proprio accanto al Santuario della Madonna dell’Acero.
Le Cascate del Dardagna: i dettagli del trekking e la TRACCIA GPX
PARTENZA: Santuario della Madonna dell’Acero
ARRIVO: Santuario della Madonna dell’Acero
DISTANZA: 5 km
DISLIVELLO: 425 m
DIFFICOLTA’: E (T=turistico, E=escursionista, EE=escursionista esperto, EEA=escursionista esperto attrezzato)
PANORAMICO: no
TRACCIATO: si
PER CANI: si
RIFORNIMENTO D’ACQUA: si (Hotel della Madonna dell’Acero)
Purtroppo essendo questo un trekking fatto tanto tempo fa, non abbiamo fatto i contenuti necessari per potertelo raccontare come al solito!
Sappi solo che dal Santuario della Madonna dell’Acero devi prendere il Sentiero CAI 331 e 333, noi non abbiamo fatto il percorso ad anello e siamo semplicemente tornati indietro da dove eravamo venuti.
Ti lasciamo, comunque, la TRACCIA GPX del trekking che puoi scaricare gratuitamente e il video YouTube che abbiamo fatto quel giorno.
Le cascate del Dardagna: dove mangiare nelle vicinanze
Essendo questo un trekking molto leggero e veloce il nostro consiglio è di organizzarlo in mattinata per poi poterti gustare un buon pranzetto!
Noi tornando verso Fanano, abbiamo deciso di fermarci all’Agriturismo Cà Gabrielli e aggiungiamo anche che ne siamo rimasti piacevolmente sorpresi!
Intanto la cucina dell’agriturismo è sempre aperta e prepara i piatti all’istante, garantendo così sempre cibo di qualità.
Inoltre vengono serviti solo prodotti e materie prime del territori prediligendo così una cucina a km 0.
Ma non solo, Cà Gabrielli è anche un’azienda agricola e quindi dopo il pranzo ne abbiamo approfittato per far visita ai loro cavalli, asini e caprette!
Se vuoi conoscere altri ristori sparsi per l’Appennino ti consigliamo di leggere subito la rubrica creata apposta da noi: dentro ti segnaliamo tutti i ristoranti o agriturismi o rifugi approvati prima da noi!
Conclusioni
Ok Viaggiatore FVR, anche oggi siamo arrivati alla fine di questo trekking!
Se vuoi approfondire la conoscenza dell’Appennino bolognese ti invitiamo a leggere anche il nostro trekking sul Corno alle Scale.
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Ti ringraziamo per il tempo che ci hai dedicato
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Buona mattinata, buon pomeriggio, buona serata… BUON TUTTO 🙂