Hai presente quel momento in cui ti accorgi di aver sbagliato strada?
In queste righe voglio raccontarti del “Bel Pensiero” che ho sviluppato alla fine del Sentiero dei Ponticelli, quando abbiamo capito di aver sbagliato strada!
Cos’è il “Bel Pensiero”?
Io sono Bel e i “Bel Pensiero” sono miei pensieri e riflessioni su ció che mi succede.
Ho deciso di condividere questa riflessione con la community FVR per stimolare anche la tua mente e magari comprendere insieme un pezzettino di vita.
Iniziamo dal principio:
Come ti ho appena detto l’elemento scatenante di questo “Bel Pensiero” è stato proprio il rendersi conto di aver sbagliato sentiero.
Se vuoi in questo articolo “Il Sentiero dei Ponticelli: tutto quello che c’è da sapere” ti racconto di quella stupenda giornata al Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina, ma…
..per farla breve:
Avevamo intrapreso un sentiero nuovo, non eravamo informati e pure senza cartina geografica.
Eravamo distratti e non ci siamo resi conto che dovevamo girare a destra per raggiungere la nostra meta.
Lì per lì non ci siamo neanche resi conto di aver sbagliato strada, anzi abbiamo proseguito affrontando tutti gli ostacoli, convinti di essere sul sentiero giusto.
A fine trekking, però, ci siamo ricongiunti con il sentiero iniziale, ci siamo guardati negli occhi e:
abbiamo realizzato di aver sbagliato strada!!!
booooom!
Lì in quel momento, in mezzo al bosco ho iniziato a viaggiare con la mente.
Mille pensieri hanno affollato la mia testa, eppure era un evento così banale, una cosa che capita così spesso che quasi la si considera normale!
Avevamo fatto tanta strada in più, avevamo usato un sacco di energie solo perchè eravamo nel sentiero sbagliato.
Era evidente: era solo colpa nostra se avevamo sbagliato strada!
Cosi come è accaduto a noi nel sentiero, così come accade anche nella vita:
se non si è attenti, concentrati e informati è un attimo che si prende una strada sbagliata senza neanche rendersene conto!
Ormai viviamo in una società in cui ci viene insegnato fin da piccoli a non pensare, ad inserire il pilota automatico e lasciarci trasportare dagli eventi
A questo punto possono verificarsi 2 ipotetici scenari:
- SCENARIO N.1: IL RISVEGLIO DEL FUTURO FRUSTRATO
Ci svegliamo e ci accorgiamo di essere sulla strada sbagliata e iniziamo subito a percepire un grosso peso sulle spalle.
Non è il peso del percorso sbagliato, ma il peso della fatica che dovremo fare per tornare sulla strada giusta.
Anche se siamo ancora fermi sentiamo già la fatica del cambiamento, la fatica che farà il nostro cervello ad iniziare a guidare, proseguire inserendo una marcia alla volta.
Questa fatica, questo sudore, questa novità spesso ci irrigidisce e ci blocca di fronte al cambiamento!
Infatti il più delle volte succede che chi si ritrova in questa situazione finisce per accettare il percorso scelto, anche se è quello sbagliato.
Ed ecco che poi a lungo andare ci troveremo di fronte persone frustrate e piene di rimpianti e depresse
- SCENARIO N.2: QUELLI CHE “MEGLIO TARDI CHE MAI”
E questo è proprio la situazione in cui ci siamo ritrovati e da cui è partito tutto!
Ricordati che noi quel giorno non sapevamo di essere sulla strada sbagliata!
Solo alla fine del trekking ci siamo resi conto dove e come abbiamo sbagliato strada!
Proprio come nella vita, quando alla fine di tutto ti accorgi che hai raggiunto il tuo obiettivo o la tua meta percorrendo la strada più lunga e complessa, cosa fai? Imprechi e ti critichi da solo finendo per non goderti neanche la vittoria!
Ecco proprio a questo punto inizia il mio “Bel Pensiero”!!
Vorrei capire chi stabilisce che quella è la strada sbagliata!!!
Sia che tu ti ritrovi nello scenario n.1 o nel n.2 tu sei arrivato al punto di essere consapevole di aver sbagliato qualcosa!
Questa consapevolezza ti porta a reagire!
E se fosse proprio questa reazione che trasforma la strada da sbagliata in giusta?
Allora vuol dire che in realtà anche prima eri sulla tua strada giusta perché altrimenti non saresti arrivato a questa reazione necessaria per te per andare avanti!
Quindi se eri già sulla strada giusta, vuol dire solo che la strada sbagliata non esiste!
La differenza tra strada sbagliata e strada giusta è che la seconda ti porta alla consapevolezza di qualcosa, mentre la prima no!
La strada sbagliata è quella strada o quel momento fini a se stessi che non ti migliorano, che non ti fanno evolvere e che non ti fanno usare il tuo cervello!
Quelle sono le strada sbagliate!
Ad esempio la strada sbagliata può essere quella di una persona dipendente dalle sue abitudini e quindi incapace di pensare e agire secondo il proprio libero arbitrio.
Oppure quella di un individuo che corre lungo strade precostruite dalla società.
Noi nel momento in cui ci siamo resi conto di esserci sbagliati, ci siamo subito resi conto di quanto siamo stati fortunati a sbagliarci perché altrimenti non avremmo visto tantissime cose e non avremmo realizzato questo “Bel Pensiero”
Liberati dalla visione momentanea e impara a vedere oltre!
Impara ad osservare l’insieme delle cose tutto avrà più senso!
Spesso quando siamo nel pieno di un momento catastrofico della nostra strada ci limitiamo a soffrire e a non vedere la via d’uscita.
Ricordati queste parole di Khalil Gibran:
“Quanto più a fondo vi scava il dolore, tanta più gioia potete contenere”
Ok, Viaggiatore FVR
tutto questo per dirti che c’è un senso per ogni cosa, anche se sei arrivato a leggere fin qui!
Ti mandiamo un fortissimo abbraccio virtuale
Buona Giornata, Buon pomeriggio, Buona Serata… BUON TUTTO:)