Ciao Viaggiatore FVR, leggi questo articolo se vuoi provare il brivido di camminare a 40 m di altezza su un ponte tibetano.
Inizia a leggere l’articolo per conoscere tutti i segreti di questo ponte e del territorio su cui è costruito.
Continua la lettura per immergerti nel nostro trekking e scoprire un percorso molto difficile, adatto ad escursionisti esperti e a chi vuole misurare i propri limiti.
Prima di tutto lascia che ci presentiamo: noi siamo Bel & Fol, siamo i fondatori della community dei Viaggiatori FVR e crediamo così tanto nella Filosofia FVR al punto di cambiare vita per inseguire i nostri ideali.
Dal 2017 abbiamo scoperto la passione per il trekking e in questo blog cerchiamo di raccontare più dettagliatamente possibile le nostre escursioni per incentivare le persone a conoscere ed esplorare il territorio attraverso questo sport.
Fatte le premesse iniziali è ora di addentrarci nell’articolo!
Ponte tibetano: informazioni generali
Il ponte tibetano a Valsorda è stato costruito tra il Dicembre 2011 e Aprile 2012 ed infine inaugurato l’1 Maggio 2012.
Questo ponte è stato voluto per incentivare l’attività di escursione nella zona in quanto mette in collegamento il Comune di Marano in Valpolicella e Sant’Anna d’Alfaedo unendo così due zone ricche di sentieri.
Il ponte è formato da quattro funi, formate a loro volta da una catenaria di quattro fili d’acciaio del diametro di 22 millimetri l’uno.
E’ lungo 52 metri, largo 70 centimetri e il corrimano è posto a 120 centimetri.
Le due estremità del ponte di trovano entrambe a 420 m s.l.m. e 40 m sotto al ponte scorre il Rio Mondrago.
Per realizzare quest’opera d’ingegneria sospesa a funi opposte sono serviti 96.300 euro, 37 giorni di lavoro e 111 operai ogni giorno, ma per aver maggiori dettagli ti consigliamo di leggere questo articolo della Proloco di Marano in Valpolicella.
Ponte tibetano: il nostro trekking
Per iniziare il nostro trekking abbiamo lasciato la macchina nell’ampio parcheggio incustodito e gratuito in prossimità della Malga Biancardi 592 m s.l.m.
Da qui iniziamo il nostro trekking prendendo il sentiero n.1.
Il primo tratto del percorso è leggermente in discesa e avvolto dal bosco.
Al primo crocevia abbandoniamo il percorso n.1 e giriamo a destra imboccando il sentiero n.6.
Manteniamo la sinistra al bivio successivo e scendiamo nel bosco seguendo le indicazioni blu e rosse in direzione del Rio Mondrago.
Proseguiamo lungo il sentiero, scendiamo gli scalini tenendoci ben aggrappati al cavo di ferro e arriviamo al Rio Mondrago.
Continuiamo il nostro percorso prestando molta attenzione!
Noi abbiamo affrontato questo trekking a Gennaio e possiamo dirti che non è il momento migliore dell’anno: l’umidità è tanta e spesso abbiamo rischiato di scivolare proprio a causa dei sassi bagnati.
Questa parte di sentiero che affianca il letto del fiume combacia con il Sentiero CAI 238 e coincide anche con la parte più impegnativa di tutto il nostro trekking in quanto sono presenti molti passaggi attrezzati.
Se vuoi vedere i passaggi attrezzati guarda subito il nostro video YouTube.
Dopo qualche chilometro lasciamo alla sinistra il Sentiero CAI 238 e continuiamo sulla destra il percorso n.2 che ci porta dritti dritti al ponte tibetano.
Lo attraversiamo e ci fermiamo un’attimo a goderci questo spettacolo dell’ingegneria moderna.
Dopo una breve pausa, ci incamminiamo in direzione Malga Biancardi, per tornare alla macchina, attraverso il sentiero n.1.
Percorso molto impegnativo perchè ripido e con molti scalini in pietra.
In meno di un’ora ci ricongiungiamo con il primo bivio iniziale e da lì torniamo alla macchina senza alcuna difficoltà.
Anche per oggi abbiamo concluso la nostra escursione che, se anche a bassa quota, è stata molto impegnativa.
Ponte tibetano: il trekking
PARTENZA: Malga Biancardi
ARRIVO: Malga Biancardi
DISTANZA: 8,94 km
DISLIVELLO: Elev.+ 247 m, Elev.- 247m
DIFFICOLTA’: EE (T= turista, E= escursionista, EE= escursionista esperto, EEA= escursionista esperto attrezzato)
PANORAMICO: si (solo nel tratto del ponte)
ADATTO AI CANI: no
RIFORNIMENTO D’ACQUA: no
TRACCIATO: si
Ti consigliamo questa escursione in estate quando il territorio non è umido, bagnato e scivoloso. Molto importante anche indossare vestiti e scarpe adatti alla situazione.
Ok Viaggiatore FVR, prima di salutarti ti lasciamo la TRACCIA GPX della nostra escursione.
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