Sei alle Cascate del Doccione e vorresti fare un piccolo trekking nei boschi, ma non sai dove andare?
Ciao Viaggiatore, o meglio camminatore… Come stai?
Bentornato o benvenuto sul nostro blog: noi siamo Bel&Fol!
Nel 2022 abbiamo completamente stravolto la nostra vita lasciando la città, due lavori a tempo indeterminato e le famiglie per trasferirci in Appennino modenese.
Abbiamo fatto questa scelta per inseguire la nostra felicità, vivere lentamente e a stretto contatto con la natura.
Adesso passiamo il nostro tempo promuovendo questo territorio sui nostri social (Instagram, YouTube e questo blog) e lavorando al Rifugio i Taburri.
Ma torniamo a noi e al nostro piccolo trekking alle Cascate del Doccione, in Appennino modenese!
Leggi questo articolo per:
- Scoprire i dati tecnici del trekking alle Cascate del Doccione
- Racconto del nostro trekking + Traccia GPX
- Alla scoperta della valle di Fellicarolo
- Conclusione
Quindi, prepara lo zaino e…. Vamosssss!!!
Trekking Cascate del Doccione: i dati tecnici
PARTENZA: inizio Sentiero CAI 431
ARRIVO: inizio Sentiero CAI 431
DISTANZA TOTALE: 2 km
DISLIVELLO TOTALE: 240 m
TRACCIATO: si
PANORAMICO: si
FONTI D’ACQUA: si, Rifugio i Taburri
ADATTO A CANI: si
Trekking alle Cascate del Doccione: il nostro racconto
Parcheggiamo la macchina a ciglio strada proprio in prossimità della scritta “Doccione” e intraprendiamo il Sentiero CAI 431 che è totalmente in pari e adatto anche a carrozzine.
In pochi metri arriviamo alla passerella di legno che ci permette di osservare in tutto il suo splendore il salto di 120 m che caratterizza questo gioiellino dell’Alto Appennino modenese.
Proseguiamo in salita nella faggeta lungo il ripido Sentiero CAI 431 continuando ad affiancare il Torrente Doccione fino ad arrivare all’inizio del salto!
ATTENZIONE
Ci raccomandiamo di restare sul sentiero e non cercare di salire sui sassi accanto al letto del torrente: anche se non sembra, spesso sono scivolosi e si rischia di cadere e farsi seriamente male!
Arrivati in cima alla Cascata è come se ci trovassimo in un mondo incantato fatto di fasci di luce, muschio, il rumore dell’acqua che scroscia via e il cinguettio degli uccelli!
Ora puoi proseguire lungo il Sentiero CAI 431 e poi dirigerti al Rifugio i Taburri in seguito, oppure fare come noi e seguire fin da subito le indicazioni per il rifugio!
DA NOTARE: tutti questi cartelli che trovi sparsi nella zona targati “Mesil” sono stati realizzati dal Missile (Mesil è semplicemente la traduzione nel dialetto locale).
Un signore della zona che si è conquistato il suo soprannome in tenera età quando correva su e giù per i monti più veloce di un missile e che ora, essendo in pensione, gli piace lavorare il legno!
Attraversa la collina erbosa e arriva finalmente al Rifugio i Taburri!
Qui puoi fermarti per un veloce spuntino dolce o salato a tutte le ore e durante i pasti principali puoi trovare la cucina pronta a servirti ottimi piatti a base di tortelloni, crescentine e spezzatini in umido.
Per tornare al punto d’inizio del nostro trekking attorno alle Cascate del Doccione, segui il marciapiede dietro al rifugio e intraprendi la vecchia mulattiera che scende dolcemente affiancando la strada asfaltata fino a riportarti su di essa.
Da qui, gira a sinistra e in meno di 200 m sarai al punto di partenza!
Se vuoi puoi scaricare gratuitamente la nostra Traccia GPX per seguire letteralmente i nostri passi in questo piccolo trekking ad anello alle Cascate del Doccione.
La valle di Fellicarolo e le Cascate del Doccione
Se vuoi scoprire un po di più su questo territorio ed apprezzarlo veramente, continua a leggere e scoprirai delle informazioni davvero interessanti!
Le Cascate del Doccione sono tra le cascate più belle di tutto l’Appennino modenese e sono da visitare almeno una volta in ogni stagione.
Parlando un po del territorio ti diciamo che ci troviamo all’interno del Parco del Frignano, per la precisione nella valle di Fellicarolo, Fanano (Mo).
Fellicarolo appare per la prima volta in un documento del 1169 dove si racconta che la famiglia Guidarini, in fuga da Pistoia per la lotta tra Ghibellini e Guelfi, si insediò in questo territorio per trovare riparo.
Questa valle è famosa per i tanti percorsi di trekking, per i funghi e per la raccolta dei mirtilli considerati l’oro dell’Appennino.
Ma non solo, Fellicarolo è famosa per il Rifugio i Taburri e per regalare un meraviglioso panorama su tutta la valle!
Mentre per quanto riguarda le Cascate del Doccione ti diciamo che si trovano a 1100 m sldm, sol prima della Località i Taburri.
Per garantire una migliore visuale sulle cascate è stata costruita anche una passerella in legno che permette di osservare i suoi 120 m di salto in totale sicurezza.
Il torrente che forma queste meravigliose cascate è il Doccione che nasce proprio sotto il Libro Aperto e scendendo bagna tutta la valle rendendola una delle più ricche d’acqua di tutto l’Appennino modenese.
Curiosæ di sapere come l’acqua del Doccione arrivi fino all’Adriatico?
Il Doccione diventa il Torrente Fellicarolo e unendosi al Torrente di Ospitale, in località Due Ponti, forma il Torrente Leo.
Quest’ultimo, proprio in concomitanza al Ponte delle Scoltenna si unisce al torrente omonimo proveniente da Pievepelago formando così il Panaro.
Il Fiume Panano scende fino in pianura affiancando la Fondovalle e gettandosi nel Po e quindi poi arriva al mare.
Per noi, questo viaggio nei torrenti e fiumi della zona è stato molto interessante e ci ha ricordato come alla fine la Terra sia in grado di ridurre grandi distanze unendoci tutti.
Conclusione
Noi siamo molto affezionati a questo piccolo trekking in Appennino modenese.
Quando lo abbiamo percorso la prima volta era l’estate del 2016, il rifugio aveva aperto da qualche mese, la strada non era ancora asfaltata e noi avevamo appena iniziato ad approcciarci ai trekking!
Ricordo perfettamente quel pomeriggio: io non avevo una gran voglia di camminare e Fol era attirato da tutto quel vociare che sentivamo in lontananza e mi ha praticamente tirato fino al rifugio.
Qui abbiamo mangiato una crescentina osservando un panorama spettacolare e rilassandoci!
Se all’epoca ci avessero detto che 6 anni dopo avremmo lavorato lì, avrei riso a crepapelle!
“Come avrei potuto vivere in montagna proprio io che odio camminare e far fatica? Poi sono così innamorata del mio lavoro che non lo lascerei per niente al mondo” avrei pensato!
Invece le situazioni cambiano, noi cambiamo e se vogliamo essere felici è giusto assecondare il flusso in continuo movimento della vita!
Ok camminatore, grazie per essere venuto con noi anche in questo trekking in Appennino modenese, se vuoi scoprire altre escursioni in zona ti consigliamo:
Ti ringraziamo per il tempo prezioso che ci hai dedicato e come al solito ricordati di seguirci su Instagram e YouTube per non perderti neanche un’avventura e iscriviti alla nostra NewsLetter FVR per rimanere sempre aggiornato sulle novità.
TI MANDIAMO UN GROSSO ABBRACCIO VIRTUALE
Buona mattinata, buon pomeriggio, buona serata… BUON TUTTO 😀
Ciao ragazzi. Vi seguo sempre. Potreste essere tranquillamente i miei figli. Vivo al mare, ma mi piace anche la montagna. È un po’ di tempo che penso di venire a vedere la cascata del doccione e il rifugio dove lavorate. Il mio compagno non riesce a camminare tanto e no abbiamo più l’ età né il fisico per dormire in rifugio. Sapere darmi delle indicazioni per un posto carino dove dormire?
Ciao Chiara, ecco il nome di qualche struttura in zona (dalla più vicina alla più lontana rispetto le Cascate del Doccione):
– Casa Vacanze Casuglie a Fellicarolo
– Il Borghetto a Fellicarolo
– Albergo Sole a Fanano
– Hotel Firenze a Fanano
– B&b alle Cascate a Fanano
– Hotel Gabriella a Canevare
– Ca del Top a Canevare
– B&b la Guedrara a Sestola
– Hotel Tirolo a Sestola
Speriamo di esserti stati utili!
Un Abbraccio,
a presto 🙂