Vuoi scoprire un trekking facile, leggero e panoramico in Appennino modenese?
Ciao Viaggiatore, come stai?
Nelle prossime righe ti porteremo con noi alla scoperta del Passo del Colombino, dei boschi che lo precedono e del Rifugio i Taburri.
Ma non solo, ti faremo conoscere il crinale dell’Appennino indicandoti tutte le sue cime che potrai osservare proprio durante il tuo trekking al Passo del Colombino.
Infine, ti lasciamo anche il link alla Tracia GPX che puoi scaricare gratuitamente e seguire durante il tuo trekking al Passo del Colombino.
Prima di partire per questa nuova avventura però, lascia che ci presentiamo, se ancora non ci conosci: noi siamo Bel & Fol!
Ad Aprile 2022 abbiamo completamente stravolto la nostra vita trasferendoci in Appennino modenese per avere più tempo da dedicare ai nostri interessi, vivere circondati dalla natura e seguire ritmi lenti.
Ma bando alle ciance, abbiamo un’avventura che ci aspetta!
Passo del Colombino: informazioni generali
Prima di partire per il trekking al Passo del Colombino, vogliamo lasciarti alcune informazioni sul territorio.
Perchè lo facciamo?
Siamo convinti che solo attraverso la conoscenza di piccoli dettagli e curiosità si arrivi ad apprezzare all’ennesima potenza un luogo.
Allora ci troviamo in Appennino modenese, ma…
… Sai la storia dell’Appennino? Come si è formato? Perchè? O quando?
L’Appennino si è formato grazie a movimenti di compressione, impilamento e sollevamento delle rocce che costituivano i fondali della Tetide, l’oceano che nel periodo a cavallo tra il Paleozoico e l’Era Cenozoica divideva l’Africa settentrionale, l’Europa e l’Asia.
Più semplicemente: circa 200 milioni di anni fa la placca africana iniziò a spingere la placca europea, chiudendo così la Tetide a est e dando origine al Mediterraneo, Alpi e Appennini.
L’Appennino viene chiamato anche spina dorsale in quanto attraversa tutta l’Italia e si divide in: Appennino settentrionale, centrale e meridionale.
Oggi ti portiamo in Appennino settentrionale, per la precisione in quello emiliano.
Il punto di partenza è il Rifugio i Taburri, sopra a Fanano.
Oggi è un rifugio gestito da Stefano e Sara, in cui lavoriamo anche noi, ma la struttura risale a fine ‘800 e veniva usato come alpeggio.
La scorsa estate abbiamo conosciuto la Signora Vanda che da ragazzina lavora proprio qui e ci ha raccontato che produceva il formaggio in quella che per noi oggi è la cucina del rifugio.
Quando ci viene a trovare, inizia a girare per le varie stanze, apre porte, armadi per vedere come il tempo ha cambiato il posto della sua gioventù e ci racconta tante storie.
Invece, il punto d’arrivo è il Passo del Colombino, che si trova poco sotto a Cima Tauffi e separa la valle di Ospitale da quella di Fellicarolo.
Il panorama da qui è meraviglioso ed è possibile vedere il Corno alle Scale, lo Spigolino, la Croce Arcana e il Cimone alle tue spalle.
Ora che conosci meglio il territorio e la sua storia, possiamo iniziare a parlare del vero e proprio trekking al Passo del Colombino!
Trekking passo Colombino: dati tecnici
PARTENZA: Rifugio i Taburri
ARRIVO: Passo del Colombino
DISTANZA: 4,5 km
DISLIVELLO: 280 m
DIFFICOLTA’: E (T= turistico, E= escursionistico, EE= per escursionisti esperti, EEA= adatto per escursioni esperti attrezzati)
RIFORNIMENTO D’ACQUA: Rifugio i Taburri e Pilaccia
PER CANI: si
TRACCIATO: si
PANORAMICO: si
Trekking Passo del Colombino: il nostro racconto
Lasciamo la macchina al Rifugio i Taburri, il parcheggio è a pagamento (0,80€ all’ora, durante i festivi e tutti i giorni nel periodo natalizio in estate).
Da qui superiamo la casa con gli scuri rossi e arrivati al bivio teniamo la sinistra avviandoci lungo il Sentiero CAI 445.
Questo sentiero è l’unico percorso tracciato che attraversa la valle di Ospitale e quella di Fellicarolo senza dover camminare sulla cresta.
Parte al Passo della Riva, sotto lo Spigolino, e arriva fino al parcheggio del Rifugio Zambelli, detto anche Rifugio Cimoncino.
Torniamo al nostro trekking, una volta imboccato il 445 ci aspetta subito una bella salita, ma non preoccuparti: è quella più ripida di tutto il percorso!
Continua a camminare, supera il laghetto e dopo circa 40 minuti di camminata arriviamo alla Pilaccia: un bivacco autogestito in cui è possibile rifugiarsi.
Attenzione: qui, ma come in ogni altro posto, vale la regola:
“lascia meglio di come l’hai trovato!”
Se hai sete qui alla Pilaccia trovi una fontana con acqua di fonte.
Ricordati, però, nei mesi estivi e in quelli invernali non è sempre funzionante a causa di siccità o troppo freddo.
Proseguiamo il cammino restando sempre sul 445, attraversiamo boschi e mirtillaie e in circa 1,30 dalla partenza arriviamo al Passo del Colombino.
Qui ci concediamo finalmente uno spuntino con vista sulla valle di Ospitale.
A questo punto possiamo decidere di tornare indietro per la strada che abbiamo fatto, oppure proseguire verso Cima Tauffi o scendere verso la valle di Ospitale e magari andare a fare uno spuntino al Rifugio Spigolino.
Noi abbiamo deciso di tornare indietro e concederci un buon pranzetto al Rifugio i Taburri a base di tortelloni e crescentine!
Consulta la nostra rubrica su dove mangiare in Appennino per ricevere ottimi consigli su dove mangiare piatti tipici, con un buon rapporto qualità e prezzo e un’ottima accoglienza!
Conclusione
Eccoci arrivati alla fine del trekking al Passo del Colombino.
Come ti avevamo promesso ecco la nostra Traccia GPX gratis, ti permetterà di ripetere quest’escursione in totale autonomia.
Consigliamo sempre questa passeggiata a famiglie, gruppi di amici o a chi ha voglia di immergersi nella natura!
Se vuoi scoprire altri percorsi simili a questa leggi subito il nostro articolo in cui ti suggeriamo ben 6 idee per trascorrere una giornata in Appennino tra camminate e buon cibo.
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Qui sotto trovi il reel del nostro trekking al Passo del Colombino.
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Arrivati a questo punto non ci resta altro che ringraziarti per averci accompagnato durante questa avventura.
TI MANDIAMO UN GROSSO ABBRACCIO VIRTUALE
Buona mattinata, buon pomeriggio, buona serata… BUON TUTTO 🙂