Il Sentiero dei Due Ponti: nuovo percorso da poco inaugurato che collega Pievepelago e Roccapelago
Ciao Viaggiatore, oggi ti portiamo a scoprire il Sentiero dei Due Ponti: un trekking nuovo, ben segnalato e adatto a chi ha una buona gamba perchè la salita è abbastanza intensa!
Prima di partire lascia che ci presentiamo, se ancora non ci conosci: noi siamo Bel & Fol, amanti della montagna fino al punto di cambiare vita e trasferirci in Appennino modenese per ricercare lo stretto contatto con la natura, ritrovare la felicità nelle piccole cose e vivere lentamente.
In questo blog ti portiamo nei nostri trekking alla scoperta di questo territorio, ti consigliamo cosa vedere in Appennino, ma soprattutto qui condividiamo la nostra filosofia di vita e di viaggio che ci piace chiamare Filosofia FVR!
Ok, ora che abbiamo fatto le presentazioni, è ora di partire per questo nuovo trekking alla scoperta del Sentiero dei Due ponti che parte del Ponte della Fola di Pievepelago e arriva a Roccapelago.
Cosa troverai in questo articolo?
- informazioni generali sullo Scoltenna, sul Ponte della Fola, Pievepelago e Roccapelago
- tutti i dettagli del trekking e la nostra esperienza
- TRACCIA GPX dell’escursione
- conclusione con una piccola considerazione personale
Continua a leggere per scoprire un nuovo pezzetto dell’Appennino modenese.
Informazioni generali sullo Scoltenna, il Ponte della Fola, Pievepelago e Roccapelago
Siamo soliti iniziare ogni nostro articolo dando qualche informazione in più su cosa vedremo e toccheremo nel trekking perchè crediamo fortemente che anche la conoscenza porti ad apprezzare questo territorio ricco di storia.
Torrente Scoltenna
Innanzitutto partiamo con il dire che il trekking di oggi inizia affiancando lo Scoltenna: uno dei fiumi più importanti di tutto l’Appennino modenese.
Lo Scoltenna nasce dall’unione tra diversi corsi d’acqua, tra cui il Rio delle Tagliole e gli emissari del Lago Santo e del Lago Baccio.
La fonte è posta a 1964 m s.l.m. sotto il Monte Rondinara.
Il torrente attraversa tutta la Valle del Pelago toccando tutti i suoi paesi come Pievepelago, Riolunato e Fiumalbo, fino ad unirsi dopo un percorso lungo 33 km con il Torrente Leo a Montespecchio, formando così il Panaro che a sua volta arriverà nel Fiume Po per poi sfociare nel Mar Adriatico.
Il Ponte della Fola
Per attraversare lo Scoltenna, oggi usiamo il Ponte della Fola, punto d’inizio del nostro trekking.
Il Ponte della Fola ha origini medioevali ed è famoso proprio per la sua particolare forma con due arcate irregolari che ricordano la schiena di un asino.
Grazie alla sua particolare struttura rientra tra i cosiddetti “ponti del diavolo” ovvero legati a leggende con Lucifero, come ti abbiamo già raccontato per il Ponte della Luna a Riolunato.
Per questo ponte si racconta che veniva utilizzato come punto di ritrovo tra tutti i pastori a fine giornata per incontrarsi e raccontarsi storie.
Presto, però, Il diavolo divenne geloso del legame che univa questi uomini così volle impedire la loro aggregazione cercando di fargli paura, ma non fu così facile come pensava.
Infatti inizialmente cercò di spaventarli spostando e muovendo rami nel bosco vicino, ma i pastori pensarono che si trattasse di animali e non ci badarono.
Poi tentò d’impaurirli facendosi notare, ma gli uomini pensarono di aver visto male.
Così infine manifestò tutto il suo disappunto volando arrabbiato sopra alle loro teste e i pastori, solo a quel punto, spaventati scapparono a gambe levate e non attraversarono mai più il ponte.
Pievepelago
Il trekking di oggi attraversa il Comune di Pievepelago, un piccolo borgo di poco più di 2000 abitanti.
Le prime notizie storiche sul paese risalgono al 753, ma è solo nel XVIII secolo che iniziò ad espandersi grazie alle importanti agevolazione che ottenne con la costruzione della Via Vandelli e con la Via Giardini.
Nella Seconda Guerra Mondiale, invece, Pievepelago si ritrovò sulla Linea Gotica e questo lo portò ad essere uno dei fulcri di tutto l’Appennino modenese nella lotta alla Resistenza portata avanti dai partigiani.
Oggi è molto famosa per le varie feste di paese che arricchiscono e abbelliscono le vie del centro che puoi consultare qui.
Roccapelago
Roccapelago, piccola frazione di Pievepelago, è il borgo più antico di tutta la Valle di Pelago infatti qui furono ritrovate tracce umane risalenti al Neolitico.
In epoca medioevale, Obizzo da Montegarullo, famoso capitano dei Comuni dell’Alto Appennino, costruì una rocca dalla quale il paese prese successivamente il nome.
Ora che sai le informazioni più importanti su quello che andremo a vedere oggi è giunto il momento più atteso di tutto l’articolo: il trekking, continua a leggere per venire con noi.
Dettagli del trekking: Sentiero dei Due Ponti di Pievepelago
PARTENZA: Ponte della Fola
ARRIVO: Roccapelago
DISTANZA: 6,44 km
DISLIVELLO: 360 m circa
DIFFICOLTA’: E (T= turistica, E= escursionista, EE= escursionista esperto, EEA= escursionista esperto attrezzato)
TRACCIATO: si
PANORAMICO: a tratti
ADATTO A CANI: si
FONTI D’ACQUA: no, ma è possibile acquistare acqua nel paese di Pievepelago prima dell’escursione
Il nostro trekking al Sentiero dei Due Ponti
Ok viaggiatore è giunto il momento di metterti in macchina e partire in direzione del Ponte della Fola di Pievepelago, noi abbiamo lasciato la macchina qui:
il parcheggio è libero, incustodito e facile da raggiungere perchè accanto alla strada principale.
Una volta parcheggiata la macchina attraversa il Ponte della Fola e intraprendi il sentiero alla tua destra che ti porterà prima su una passerella di legno e poi su una pista ciclopedonale.
Supera l’area pic nic, passa sotto al primo ponte e continua finchè non trovi una catena con due paletti rossi e ti trovi un ponte sulla destra: attraversalo e gira a sinistra.
Praticamente ti trovi alle piscine di Pievepelago e da qui troverai le indicazioni per iniziare il Sentiero dei Due Ponti!
Incamminati per la strada asfaltata fino ad arrivare al Camping Rio Verde: qui inizia un sentiero che affianca lo Scoltenna.
Affianca il campeggio, superalo e continua accanto al fiume lasciandoti sulla destra la casa bianca, supera il ponte successivo e seguendo il sentiero addentrati nel bosco.
Successivamente arrivi ad una spiaggetta in sasso davvero molto carina, continua il percorso e preparati perchè ora inizia la parte più dura di tutto il trekking: la salita fino a Roccapelago.
Segui il sentiero o i colori sui tronchi degli alberi, non ti scoraggiare: so che la salita sembra infinita, ma non è così!
Procedi dritto fino al bivio e qui mantieni la destra per Roccapelago.
Continua a salire finchè non sbuchi su una strada che a sinistra porta ad una abitazione, quindi tu prendi la destra, risali lo stradello e quando arrivi alla strada asfaltata mantieni la sinistra.
Continua a seguire le indicazioni per Roccapelago, supera la chiesetta e sulla sinistra puoi notare la meta del nostro trekking: il castello di Roccapelago.
Arrivati nel centro di Roccapelago ti consigliamo di non sederti, ma di continuare a salire per qualche metro ancora lungo Via della Chiesa per godere di un panorama mozzafiato che ci siamo conquistati con tanta fatica.
Noi ci siamo fermati per un piccolo spuntino e per far dei video con Cesare, il nostro drone, che puoi ritrovare sul nostro canale youtube.
Per tornare alla macchina abbiamo semplicemente ripercorso l’intero trekking a retroso.
Traccia GPX del Sentiero dei Due Ponti
Come promesso all’inizio dell’articolo, qui puoi scaricare gratuitamente la TRACCIA GPX dell’intera escursione.
Presta attenzione: la traccia è stata registrata al contrario!
Quindi parte da Roccapelago e arriva al Ponte della Fola di Pievepelago.
Conclusioni
Ti confidiamo un piccolo segreto: quando abbiamo intrapreso questo trekking non avevamo minimamente in testa di fare questo percorso, anzi non lo conoscevamo neanche!
Noi dal Ponte della Fola volevamo arrivare alla diga di Pievepelago, ma abbiamo sbagliato strada e siamo arrivati fin qui.
Ti confido anche che io (Bel) odio non sapere dove sto andando, al contrario di Fol che è molto più avventuroso e curioso di me.
Durante la salita ho spesso pensato di fare dietro front e tornare alla macchina, ma è stato proprio Fol a spingermi per proseguire.
Alla fine dei conti, però, son contenta di non aver mollato, di aver continuato la salita ed aver scoperto qualcosa di nuovo e che oggi posso condividerlo con te.
Ho capito che la strada su cui siamo è spesso incerta, ma va bene lo stesso: l’ignoto non deve farci paura, anzi ci deve spronare a dare il meglio di noi stessi perchè solo così otterremo grandi cose.
Ok viaggiatore, noi siamo arrivati alla fine del nostro trekking casuale, ma molto bello ed intenso!
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TI MANDIAMO UN GROSSO ABBRACCIO VIRTUALE
Buona mattinata, buon pomeriggio, buona serata… BUON TUTTO 🙂
Grazie ragazzi , molto interessante mi avete davvero aiutata e le info sono davvero utili! Vi seguirò volentieri!!!
Grazie mille! ne siamo davvero contenti!