Tra il Comune di Novellara e il Comune di Reggiolo, accanto a importanti fiumi della bassa reggiana si estende un’area protetta e bonificata nel corso dei secoli.
Leggi questo articolo se vuoi più dettagli sulle Valli di Novellara, sulle loro origini e sulla natura che le circonda.
Ti daremo tutte le indicazioni sul percorso, ti racconteremo il nostro trekking e alla fine dell’articolo troverai la TRACCIA GPX che puoi scaricare gratis.
Leggi questo articolo se hai voglia di fare un trekking in piano, immerso nel verde e ascoltando solo i rumori della natura.
Ciao Viaggiatore FVR, se ancora non ci conosci lascia che ci presentiamo!
Siamo Bel & Fol: fondatori della Community dei Viaggiatori FVR, siamo innamorati della natura, ci piace far trekking e vivere seguendo la nostra Filosofia FVR.
Quando abbiamo scoperto l’esistenza delle Valli di Novellara non abbiamo saputo resistere e siamo partiti all’avventura. Continua a leggere per esplorarle insieme a noi!
Le Valli di Novellara: informazioni generali
Anticamente il territorio tra Reggiolo, Novellara e Guastalla era una zona paludosa, ma fin dall’epoca rinascimentale i monaci benedettini, le signore dei Bentivoglio e dei Gonzaga si alternarono per bonificare questo territorio.
Le Valli di Novellara, nello specifico, furono l’ultimo territorio ad essere trasformato da inospitali acquitrini in zona coltivabile agli inizi del ‘900.
Oggi camminando tra la Valle Bagna, la Valletta e la Valle Bruciati, le tre casse d’espansione che formano le Valli di Novellara, è possibile osservare lunghe distese di terre coltivate, pioppeti, argini rialzati e fiumi.
Qui è possibile osservare animali come l’airone cenerino, lepri e nutrie nel loro habitat naturale.
Questo territorio è famoso anche per la presenza della Viola Minore (Viola Pumila Chaix) che sboccia tra Aprile e Giugno. Pare che questa specie di Viola sia presente, in Italia, solo nelle Valli di Novellara, nel Reggiano e nel Modenese.
Oltre alla Viola, nelle Valli di Novellara, è presente anche l’Erba Palustre che una volta seccata viene intrecciata dagli artigiani locali per creare sedie, cesti e borsette.
Proprio per tutta questa ricchezza le Valli di Novellara sono zona SIC, ovvero siti d’interesse comunitario e ZPS cioè zone di protezione speciale.
Dal 2017 il CAI ha realizzato il sentiero 608 che attraversa le Valli di Novellara.
Il Sentiero CAI 608, conosciuto anche come Sentiero Don Candido Bizzarri, è il sentiero CAI più basso d’Italia e noi lo abbiamo percorso per voi!
Le Valli di Novellara: Sentiero CAI 608
PARTENZA: ponte del pastore
ARRIVO: ponte del pastore
DISTANZA: 10,8 km
DISLIVELLO: nessuno
DIFFICOLTA’: E (T= turista, E= escursionista, EE= escursionista esperto, EEA= escursionista esperto attrezzato)
RIFORNIMENTO DI ACQUA: no
PER CANI: si
PANORAMICO: si
TRACCIATO: si
Le Valli di Novellara: il nostro trekking
Il Sentiero CAI 608 alla scoperta delle Valli di Novellara parte appunto da Novellara presso il Ponte del Pastore dove puoi lasciare la macchina.
Dal Ponte del Pastore seguiamo i cartelli fino a proseguire su quella che una volta era la vecchia strada provinciale Novellara-Cadisotto, procedendo dritto fino alle sbarre.
Superate le sbarre si gira a destra in direzione Ponte S.Venerio.
Arrivati sul Ponte di S.Venerio si mantiene il Cavo Bondeno sulla sinistra e si procede dritto, arrivando così al Castello dei Bruciati che svolge un’importante funzione di chiavica regolatrice per l’immissione di acqua dalla Fiuma all’interno delle valli.
Da qui si continua a fiancheggiare la Fiuma, per poi girare a destra e passare per il Collettore Acque Basse.
Continuiamo camminando sulla sommità dell’argine del Cavo Bruciati, lasciando il Ponte Luca a sinistra, procediamo dritto fino all’angolo sud-orientale dove si trova la Chiavica Vecchia, anche conosciuta come Cà dal Vigliac (Casa del Vigliacco) dagli inizi del ‘900.
Il Vigliacco era il soprannome di un guardiacaccia con il compito di controllare che nessuno rubasse le esche gettate in acqua dai pescatori, ma che in realtà rubava lui stesso.
Subito dopo la Chiavica Vecchia si trova il giardino delle Viole Minori.
Continuiamo a camminare lungo l’argine lasciandoci il Ponte della Gatta e il Ponte Riva sulla sinistra e torniamo a congiungerci con il Ponte di S. Venerio.
Questa volta, però, non lo attraversiamo e giriamo a sinistra fiancheggiando il Cavo Bondeno. Arriviamo fino alla sbarra in prossimità del Ponte del Pastore a qualche metro dalla nostra macchina.
Noi, per termine questo trekking, abbiamo impiegato 2,30 ore andando molto lentamente e con una pausa a metà percorso al Collettore Acque Basse.
Come promesso, ecco la nostra TRACCIA GPX che puoi scaricare gratis sul tuo smartphone.
Ti consigliamo di fare questo trekking in primavera per poter osservare la natura che sboccia e anche le Viole Minori, ma ricordati di portare una scorta d’acqua perché sicuramente farà caldo e non ci sono punti di ristoro nelle vicinanze.
Ok Viaggiatore FVR, siamo giunti alla fine anche di questo trekking ad anello, molto semplice, nelle Valli di Novellara.
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